Italia Digitale: coding, pensiero computazionale e Minecraft

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Andrea Cesaro

È da poco iniziato il mio viaggio con lo zaino in spalla e già l’entusiasmo è alle stelle. Se è vero che l’inizio è il momento più eccitante di qualsiasi avventura, allora non posso che raccontarti della mia partecipazione a una delle iniziative più lungimiranti del nostro paese. Sto parlando di Italia Digitale

Ma cos’è Italia Digitale?

Italia Digitale è un evento organizzato da Corriere della Sera, incentrato sulla cultura digitale e sui nuovi standard di vita indirizzati dalle nuove tecnologie. Due giornate intensissime, quelle di lunedì 7 e martedì 8 novembre 2016, presso l’Unicredit Pavilion in piazza Gae Aulenti 10, a Milano. Il programma completo è disponibile a questo link.

Ma cosa ci faccio qui?

Quando ho partecipato alla Maker Faire Roma, ho avuto la possibilità di confrontarmi e conoscere molti professionisti del settore. Appassionati come me, impegnati a insegnare il pensiero computazionale attraverso la didattica ai bambini e agli insegnanti tramite Coderdojo e tanti altri eventi. Da qui è nata una nuova collaborazione con i progetti legati a Minecraft.

Il futuro è già qui!

Non si può tornare indietro, e questo lo sappiamo tutti. Ma il futuro lo si può immaginare e, se si è fortunati, anche toccare con mano. Partecipare a Italia Digitale è stato come fare un salto nel futuro e scoprire che esso è davvero qui, a pochi passi da noi. Due giorni di incontri, talk, conversazioni e performance tecnologiche. Il futuro era già lì.

Gli eventi

Due giorni intensissimi, animati da momenti di formazione con workshop e laboratori dedicati agli studenti, un hackathon di 36 ore per chi avesse voglia di provare a sviluppare le app del domani, spazi per toccare con mano il futuro e divertirsi con le nuove tecnologie, sessioni di job dating con le start-up. Gli Italiani si stanno avviando verso una notevole trasformazione digitale, ponendosi traguardi e obiettivi da raggiungere in tempi reali, grazie soprattutto al sostegno delle start-up audaci e coraggiose, pronte a sfidare tutti i limiti al progresso digitale.

Gli eventi di Italia Digitale hanno toccato tutti i campi: dalla connessione digitale alla realtà virtuale, visori e video; dai giovani inventori fieri di mostrare le loro applicazioni per il turismo, per la medicina, ai robot e alle automobili del futuro; dalla moda digitale alle tecnologie solidali. Uno sguardo sul futuro accompagnato dalla leggerezza offerta anche dalla musica, dal gioco, dalla cultura e da tutte le anime della cultura hi-tech. Tra i protagonisti di Italia Digitale nel campo della musica, Marco Mengoni ha spiccato con il suo incontro intitolato “L’italiano con il miglior sentimento sul web”, anticipando una maggiore propensione a concerti tecnologici per il 2017.

L’Italia, gli Italiani e la digitalizzazione

Luciano Fontana, Direttore del Corriere della Sera, sintetizza l’evento con queste parole: “Gli italiani sono digitali, l’Italia non ancora”. Queste parole mi hanno riportato alla mente quelle di Massimo D’Azeglio, quando affermò: “Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”. Sembra che l’Italia viva da sempre questa contraddizione, o meglio questo sbilanciamento tra le potenzialità e la realtà effettiva. Uno scarto che deve, e può, essere superato perché eventi come Italia Digitale devono renderci consapevoli che la domanda di tecnologia e di servizi hi-tech da parte degli italiani c’è. L’Italia digitale può diventare una realtà effettiva e non solo un miraggio lontano. Siamo un Paese che può vantare eccellenze di primo piano che non devono essere oscurate da una tendenza, tipicamente autoctona, volta a concentrarsi sempre sui problemi e mai sulle soluzioni.

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Andrea Cesaro

Sono un Business Designer e Project Manager esperto nel guidare team multidisciplinari e creare strategie vincenti. Mi dedico anche alla formazione e al public speaking in materia di Business Design, Strategie Digitali e imprenditoria. 

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