I miei primi 100 iscritti YouTube

100 Iscritti Youtube
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Andrea Cesaro

Se avete deciso di intraprendere la strada per diventare YouTuber, avrete già imparato ad accettarvi per ciò che siete: riconosce la proprio voce, per il vostro modo di porvi, per quella capello bianco che non avevate mai visto prima. Proprio per questo ho deciso di condividere con voi quello che è stato il mio percorso per poter conteggiare i primi 100 iscritti su YouTube.

Come ho fatto ?

Per raggiungere questo piccolo grande traguardo è necessario partire da alcune semplici idee di base.

  • Evitare di trattare troppi argomenti;
  • Evitare di considerare una sfumatura del nostro argomento banale o scontata;
  • Condividere ciò che si conosce o che si è in grado di fare;

Possono sembrare fattori lapalissiani (della serie manca solo Capitan Ovvio) ma vi posso assicurare che non è così. I primi 100 iscritti su YouTube si possono raggiungere con più facilità se si ritrovano già nella nostra stessa cerchia di interessi. Più questo cerchio immaginario è stretto (quindi con pochi argomenti se non addirittura uno solo), più le persone che ne entreranno a far parte saranno interessate al tema trattato.

Per quanto concerne il secondo punto ripetete questa filastrocca: non c’è nulla di banale in ciò che è fondamentale. Le basi da che mondo e mondo si chiamano così perché sono quei concetti che devono essere ripetuti all’infinito, non sottovalutate mai il loro valore.

Il terzo punto rappresenta il vero e proprio perno del nostro modus operandi. Ciò che si conosce è ovviamente più semplice da spiegare. Ma non deve necessariamente essere un ambito in cui già ci ritroviamo da molto tempo. Esempio pratico: un contabile che odia il suo lavoro ma lo fa per convenienza, tratterà con più difficoltà la sua materia di chi magari è un professore di filosofia con una passione smodata per l’economia e la finanza.

Farsi conoscere

I primi 100 iscritti su YouTube saranno sicuramente i tuoi familiari ed i tuoi amici, che a loro volta proveranno a far conoscere il tuo canale ad altri conoscenti, questo è ciò che più rappresenta la diffusione di un determinato canale. Figurativamente parlando è molto simile alle onde che vengono prodotte da un sasso nel momento in cui cade nell’acqua. Voglio riprendere il terzo punto citato in precedenza per farvi riflettere su quanto possa essere più facile farsi conoscere da un pubblico interessato ai nostri contenuti.

Immaginiamo per un attimo che voi abbiate una vera e propria passione per la raccolta dei funghi. Sicuramente sarete già ben informati a riguardo. Saprete quali funghi possono essere raccolti, in quale periodo dell’anno, in quali zone, e via discorrendo. Di conseguenza sarete in grado di produrre contenuti in maniera naturale quasi spontanea.

Tutto questo però raccontato e condiviso con un utente qualsiasi che ripudia qualsiasi fungo, non servirà. Viceversa un’audience interessata all’ambito della micologia in generale sicuramente avrà un approccio diverso verso i vostri contenuti.

La strategia migliore per crescere

Adottando quelle che sono le tre regole base, ne verrà da sè una interessante e proficua strategia. YouTube è basato su di un algoritmo che ci consentirà di entrare in contatto più facilmente con persone interessate al nostro stesso tema. Questo potrà accadere solo se il nostro focus sarà un unico argomento ben mirato.

Per i primi tempi è fondamentale che voi creiate e condividiate ciò che vi piace senza fossilizzarvi su altri aspetti. L’impostazione delle luci, l’utilizzo di una fotocamera amatoriale e varie nozioni di fotografia possono aspettare. Verranno con il tempo. Ciò che conta è creare una vera e propria timeline dove sono evidenti i miglioramenti non solo dal punto di vista dei contenuti, ma anche sotto l’aspetto tecnico (va bene aspettare ma prima o poi toccherà adeguarsi).

Creare contenuti con una programmazione (uno o due video a settimana andranno benissimo) vi consentirà di intraprendere un’indispensabile costanza. Questo creerà un vero e proprio appuntamento fisso per quelli che saranno i vostri iscritti al canale. I primi 100 iscritti su YouTube avranno modo di vedere la crescita del vostro canale e di apprezzarvi fin dai primi passi.

Confrontarsi con saggezza

La rivalità non aiuta. Farvi nemici su una piattaforma in cui siete sbarcati da pochissimo non è la più brillante delle strategie. Spammare i vostri video con didascalie del tipo “Venite a vedere i miei video” non porterà a nulla.

Piuttosto conoscere le community di canali affini al vostro, interagire con essa attraverso i commenti su dibattiti inerenti il vostro tema può essere la vera chiave di volta. Questo genererà interesse in chi appoggerà i vostri commenti e sarà d’accordo con le vostre idee. Da qui a incuriosire persone a vedere il vostro canale il passo è breve. Magari qualcuno si iscriverà anche.

Creare dibattiti e discussioni sotto i commenti e collaborare con canali simili al vostro che hanno anche un numero simile di iscritti vi aiuterà molto.

Le chicche finali

Dulcis in fundo, come dicevano i latini, voglio condividere con voi alcuni aspetti dei miei video che ho rivalutato negli utlimi tempi. Invitare i visualizzatori dei vostri video ad iscrivervi al canale, devo ammetterlo. Funziona. Ero scettico a riguardo inizialmente. Ma non è un aspetto da sottovalutare.

Esortare chi ci sta guardando a supportarci ha i suoi pro. I primi 100 iscritti su YouTube li ho raggiunti anche grazie a questa prassi. Se volete riportare l’attenzione su di voi di chi ha fatto partire il vostro video ma ha lo sguardo rivolto altrove, un effetto sonoro carino può essere davvero molto utile.

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Andrea Cesaro

Sono un Business Designer e Project Manager esperto nel guidare team multidisciplinari e creare strategie vincenti. Mi dedico anche alla formazione e al public speaking in materia di Business Design, Strategie Digitali e imprenditoria. 

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